sabato 15 ottobre 2011

I feriti identificati in ospedale


IL CASO
I METODI FASCISTI RITORNANO :
I feriti identificatiin ospedale,
i medici protestano .Seguite
le ambulanze direttenei pronto
soccorso.
Le operazioni di polizia svolte
durante le visite ...
di CARLO PICOZZA

La polizia ha inseguito le ambulanze con i giovani Indignati feriti raggiungendoli nel Pronto soccorso dove ha fatto irruzione nella sala visite con minacce di denunciare anche i medici della prima linea e i dirigenti dell’ospedale.
È accaduto intorno alle 19 nel Dea del San Camillo dove tra i pazienti in attesa e quelli in cura si è aperta la caccia agli Indignati feriti.
In Pronto soccorso erano arrivati cinque ragazzi, uno dei quali, con una frattura al naso, ora rischia di perdere l’occhio.
"Gli agenti di polizia che avevano tallonato le ambulanze", racconta un infermiere, "sono entrati in sala visite del Pronto soccorso creando tensione tra i medici, il personale ausiliario e gli stessi pazienti".
"Agli operatori sanitari che li invitavano a uscire o a mostrare uno stato di fermo", continua, "hanno risposto minacciando:
"O ce li fate identificare qui e ora o denunciamo anche voi".
E un già in forza al San Camillo, ora dirigente del 118 regionale ha telefonato in Pronto soccorso facendo pressione sui suoi ex colleghi per "permettere alla polizia di fare quanto chiede".
Le minacce sono arrivate anche alla direttrice sanitaria, Daniela Orazi, da parte degli agenti del posto fisso ospedaliero di polizia: "C’è un ordine preciso da parte del capo di gabinetto".
Quale capo di gabinetto?
"Di più", racconta Orazi, "non mi è stato detto".



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